20 Maggio 2021

Il ruolo degli zii nella crescita dei bambini

Figure educative importanti, instaurano spesso rapporti “speciali” con i nipotini

testo di dott.ssa Marta Giannone/ foto di Freepik

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Quante volte abbiamo sentito dire che gli zii sono per i nostri figli come dei secondi genitori? Ebbene, è proprio così, perché gli zii costituiscono, insieme a nonni e genitori, un importante punto di riferimento per quanto riguarda la crescita e l’educazione dei bambini.

Questa figura, da alcuni sottovalutata e da altri particolarmente apprezzata, può essere un valido sostegno per tutta la famiglia. Molto spesso i genitori hanno difficoltà a reperire, per motivi lavorativi o per altre necessità/urgenze, qualcuno che possa occuparsi dei bambini al posto dei nonni. Ed ecco che vengono in aiuto gli zii, pronti a dedicargli, attraverso giochi, attività ricreative e uscite, parte del loro tempo libero.

Gli zii sono, per i bambini, un concentrato di persone: un po’ genitori, un po’ fratelli/sorelle ma anche amici, specialmente se sono abbastanza giovani. Essere degli zii “moderni” e al passo coi tempi, consente al bambino di instaurare con loro un rapporto ancora più intenso e particolare che a volte viene a mancare nel rapporto coi nonni che appartengono ad un’altra generazione. In tale situazione, il bambino percepisce delle sensazioni positive che gli permettono, in momenti di difficoltà e/o di bisogno, di confidarsi o di cercare in loro un valido sostegno. Non bisogna, però, dimenticare che essere dei bravi zii non vuol dire dover viziare o validare ogni azione o richiesta del bambino. Occorre, infatti, saper distinguere le varie situazioni e ricordarsi che gli zii sono, in ogni caso, una figura educativa di riferimento molto importante che non deve andare a sostituire in alcun modo quella genitoriale. È bene che essi entrino in punta di piedi nella vita dei propri nipoti, proprio per evitare di ostacolare il delicato rapporto genitori-figli; tutt’al più possono affiancare i genitori nell’educazione dei bambini, senza però mai sostituirsi.

Durante l’adolescenza, in particolare, il/la ragazzo/a sente l’esigenza di confidarsi con un adulto e molto spesso riesce a farlo con l’aiuto degli zii, considerati come un valido supporto psicologico e, soprattutto, esenti dal dispensare giudizi e critiche a differenza di quello che probabilmente potrebbero fare i genitori.

Dunque, sono molteplici i ruoli che gli zii rivestono nella vita del bambino: un valido e reale punto di riferimento, un modello da seguire e imitare; condurre il bambino ad un corretto stile di vita – improntato sulla buona condotta e sulle buone maniere; supportare psicologicamente ed emotivamente la crescita del bambino.

ZIO E ZIA A CONFRONTO

Per le bambine/ragazze è, spesso, la zia la figura di riferimento. Diviene per loro una seconda mamma, una sorella maggiore, un’amica, una confidente, in poche parole la custode di segreti e confidenze. È colei che riesce a mettersi allo stesso livello, anche se l’età è differente, creando così un solido rapporto improntato su empatia e fiducia reciproca. A differenza di un’amica, la zia, grazie alla maggiore età e ad un ricco bagaglio di esperienze di vita può essere in grado di consigliare ciò che è più giusto fare o non fare così come le strade da seguire ed essere una sorta di “valvola di sfogo” per le vicende più intime delle quali difficilmente si riesce a parlare con altre persone per motivi di imbarazzo o paura del giudizio.

Per i bambini/ragazzi, la figura prediletta è quella dello zio. Egli viene visto come un fratello maggiore, un compagno di avventure, giochi ed esperienze, come colui che condivide passioni più prettamente maschili quali il calcio o altri sport simili, tecnologie e quant’altro. Anche lo zio, al pari della zia, riveste quel ruolo importante di confidente e consigliere specie per le situazioni più intime (pensiamo alle prime esperienze sessuali nel periodo adolescenziale).
Ovviamente entrambe le figure rivestono lo stesso importante ruolo sia nel mondo di bambini e ragazzi, fatto di passioni, confidenze, segreti, punti in comune ecc. sia in quello familiare in senso ampio. Insomma, un perfetto mix di aiuto, sostegno, supporto educativo, punto di riferimento ma soprattutto di arricchimento per tutta la famiglia da apprezzare e valorizzare sempre.


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Marta Giannone

Pedagogista

Laureata in Pedagogia dell’Infanzia e in Progettazione e gestione dei processi formativi con lode. Esperta in programmazione di interventi educativi in relazione ai bisogni formativi individuali, di gruppi e comunità. Specializzata nell’insegnamento delle materie filosofiche-umanistiche. Tutor DSA e BES specializzanda in metodologie didattiche per l’integrazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento. Amante della creatività, realizza, sulle sue pagine social, lavoretti e attività educative.

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