Seguire i bambini nella loro crescita “alimentare” è fondamentale per lo sviluppo e per la salute del bambino e per la prevenzione di condizioni patologiche in età adulta.
Gli errori più frequenti
Fare colazione è il miglior modo per cominciare la giornata. Secondo i dati emersi dal Sistema di Sorveglianza “Okkio alla Salute” però il 9% dei bambini ha la tendenza a trascurare la prima colazione e il 31% fa una colazione non adeguata (sbilanciata in termini di carboidrati e proteine). Tra i motivi per la mancanza della colazione troviamo principalmente: la cena del giorno prima ovvero si è mangiato troppo o scelto cibi troppo impegnativi per la digestione e si avverte ancora un senso di sazietà, oppure la difficoltà a svegliarsi al mattino e quindi il poco tempo a disposizione per questo importante pasto. Altre abitudini sbagliate spesso rilevate nei bambini ma che a volte riflettono quelle dei genitori? Sicuramente la merenda di metà mattina troppo abbondante, lo scarso consumo quotidiano di frutta e/o verdura, un’alimentazione monotona o non sufficientemente variata e ultimo (in realtà è da mettere forse in cima alla lista) il consumo abituale di bevande zuccherate e/o alimenti “attraenti” ma ipercalorici soprattutto nella forma di spuntini dolci o salati.
Dammi cinque! 5 piccoli consigli per tutti i giorni
Il cibo ha un ruolo importante giorno dopo giorno per i nostri bambini. Le esperienze fatte nel periodo dell’infanzia sono la base per il comportamento alimentare nell’adulto futuro. Quindi, via libera a:
1. incoraggiare i bambini, già dopo lo svezzamento, a sperimentare attraverso tutti i sensi le esperienze con il cibo;
2. prendersi il giusto tempo per una colazione adeguata; magari, già dalla sera prima, si può preparare la tavola imbandita per la colazione insieme ai bambini e sedersi con calma con loro. E perché non far scegliere ai bambini stessi la colazione, cambiandola per esempio giorno per giorno!
3. dare scelte, non regole: “Mangia questo, non mangiare quello” non funziona bene con i bambini. Il rischio di sentirsi un NO come risposta è dietro l’angolo. Perché non dargli delle responsabilità nello scegliere da soli l’alimento guidandoli nella giusta direzione? “Prova questi due frullati e dimmi cosa ne pensi di ciascuno” potrebbe essere un modo per incuriosirli per esempio;
4. andare insieme al supermercato o al mercato e coinvolgerli nella scelta degli alimenti per realizzare dei piatti colorati e sempre diversi;
5. farli entrare nei panni di chef e giocare con gli ingredienti magari inventando con loro delle nuove ricette da preparare insieme; Poche “regole” ma buone quindi, tanta curiosità, coinvolgimento della famiglia nelle esperienze positive con il cibo sano già dalla prima infanzia e poi anche delle scuole sono piccoli interventi di promozione della salute del bambino.
M. Ilaria Epifani
Biologa Nutrizionista
Passione, comprensione e determinazione nel seguire i piccoli “pazienti”. Da oltre 10 anni si occupa di percorsi di educazione alimentare e nutrizionale in età evolutiva presso lo studio professionale ed attività di divulgazione, laboratori di educazione alimentare presso scuole di ogni grado e masserie didattiche.
Riceve su appuntamento in:
via Ponchielli 24, San Pietro Vernotico (Br)
via N. Sauro 87, Lecce
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE
A Koreja penultimo appuntamento con Teatro in Koreja
Autismo, a Gallipoli online l’avviso pubblico per percorsi di assistenza alla socializzazione
Per Teatro in Tasca, a Koreja Giovannin senza parole
Carnevale 2024 nel Salento: tutti gli eventi per bambini